Case History
Progetto “Pinoil”
Scopo del Progetto:
- effettuare uno studio sistematico ed un controllo compositivo dei lotti di pinoli acquisiti a livello mondiale dall’azienda Ciavolino e definire le effettive variazioni compositive nei pinoli in relazione all’origine botanica e geografica per selezionare materie prime di migliore qualità e ricche in acido pinoleico (APL);
- sviluppare nuovi processi, prodotti ed integratori alimentari, in modo da valorizzare le peculiarità nutrizionali dei pinoli;
- caratterizzare la cuticola (sottoprodotto che attualmente non vede alcuna utilizzazione efficace, ma viene scartato insieme alle parti legnose dello strobilo ed ai gusci dei pinoli) per una sua eventuale utilizzazione come fonte di fibre alimentari o altre molecole funzionali.
Progetto “Silverbread”
Valorizzazione della silveskin del caffè
- Valorizzazione di un prodotto di scarto che attualmente comporta costi di smaltimento, come la silverskin del caffè, per realizzare alimenti funzionali come il pane addizionato con notevoli caratteristiche innovative;
- Studio delle caratteristiche chimiche, fisiche e sensoriali del prodotto innovativo con sistema integrato di monitoraggio e gestione del sistema produttivo;
- Produzione di prodotti funzionali con sottoprodotti alimentari grazie a processi di integrazione tra impresa ed università.
Progetto “V.I.T.A.E.”
Il Progetto:
- realizzazione basi gelato in polvere con miscele innovative ed equilibrate, confezionate in kit (innovative box) che sarà rinvenuto, mantecato e assemblato dal singolo operatore nei punti vendita con la sola aggiunta di acqua. Tale strutturazione ha dato un grande vantaggio all’azienda evitando il trasporto a temperature controllate del prodotto e riducendo costi e impatto ambientale;
- realizzazione di basi gelato con stabilizzanti alternativi (semi di chia) capaci di dare la giusta consistenza e lo studio di zuccheri alternativi (stevia) che possono contribuire a ridurre il livello calorico. Tale attività ha portato un grosso vantaggio per il comparto in quanto potrebbe aumentare il consumo pro-capite di gelato e diminuire l’impatto sulla salute.
Progetto “Spirito”
Il Progetto:
Progetto ZEFOWA “Zero food waste”
Il Progetto:
- realizzare packaging biodegradabile;
- implementazione di un sistema di tracciabilità su piattaforma blockchain per la certificazione dei processi e delle lavorazioni primarie e secondarie delle materie prime lungo la filiera produttiva;
- formulare e validare alimenti funzionalizzati ricchi in fibre e molecole bioattive (polifenoli e proteine) da immettere sul mercato. La principale sorgere di ingredienti funzionali saranno i prodotti di scarto o frazioni di aziende produttrici di caffè, pinoli e mandorle ed in particolare la skin derivante dalla tostatura e/o scottatura;
- valutare tecniche green a basso impatto ambientale, che utilizzando approcci di tipo fisico, promuovono la rottura cellulare e facilitano l’estrazione dei polifenoli. Il punto chiave di questo ultimo obiettivo sarà rappresentato dalla messa a punto di processi ecosostenibili per l’ottenimento di sottoprodotti in un’ottica di green economy.

CSL ‘’Coffee Second Life’’
Il Progetto:
- utilizzare tecniche di trasformazione ed estrazione a basso impatto ambientale ed economico;
- formulazione e validazione di prodotti funzionali;
- progettare e sviluppare fertilizzanti.
L’obiettivo primario sarà la valutazione di tecniche green a basso impatto ambientale, utilizzando approcci di tipo fisico. L’ottimizzazione dell’approccio permetterà di ottenere un ingrediente con un processo a basso impatto ambientale recuperando e rivalorizzando un prodotto di scarto dell’industria alimentare. Il secondo, si baserà sull’applicazione di moderni approcci chimici e microbiologici green per la trasformazione della sostanza di scarto per ottenere molecole di interesse nutraceutico-farmacologico.
Progetto “Safe Food Track” finanziato da
Con il progetto Safe Food Track si intende realizzare una soluzione innovativa in linea con gli standard Manufacturing Execution System (MES) capace di gestire la sicurezza alimentare e la tracciabilità nelle aziende del settore alimentare.
Scopo del progetto:
In questo progetto si è lavorato realizzando due linee innovative:
- sviluppare tecnologie dei materiali e di tracciabilità per la sicurezza e la qualità degli alimenti con la realizzazione di un sistema integrato di tecnologie per l’incremento della sicurezza, della qualità dei cibi e dell’ecocompatibilità dell’industria alimentare, attraverso la marcatura e la tracciatura dei prodotti Agrifood.
- la piattaforma in blockchain andrebbe a gestire dei dati dell’intero processo produttivo del sistema alimentare: dall’approvvigionamento delle materie prime, alla gestione delle ricette, fino alla distribuzione dei prodotti coinvolgendo attivamente e in modo indipendente, ma interconnesso, tutti gli attori della filiera.
- evoluzione della gestione dei dati nelle filiere agroalimentari, dal controllo alla garanzia di conformità fino agli sviluppi di comunicazione con il consumatore. In tale piattaforma saranno caricati anche le analisi che le aziende del sistema alimentare eseguono e rese pubbliche sulla piattaforma blockchain.
Con la realizzazione di questo progetto permetterà quindi di raggiungere con semplicità il cliente finale ed aumenterà la fiducia nei consumatori nei confronti del sistema alimentare.
Progetto ‘’DI.PO.CA’’ difesa nel mondo campano
Difesa del pomodoro campano nei confronti delle contaminazioni di Alernaria. Messa a punto di protocolli per il monitoraggio della filiera produttiva e di trasformazione e di strategia per la prevenzione delle contaminazioni da tossine di Alernaria.
Scopo del progetto:
- utilizzare un metodo immunochimico portabile in campo per la determinazione della contaminazione di Alternaria allo scopo di segmentare il mercato e definire la categoria merceologica di trasformazione del pomodoro;
- un metodo di spettrometria di massa che permetta di quantificare la presenza delle tossine nel prodotto finito.
L’Alternaria è un fungo micotossigenico (che contamina cereali, vegetali e frutta ma è stato ritrovato principalmente in pomodoro e mele). Ad oggi, il portale RASFF riporta un’unica allerta nel 2022 per la presenza di Alternaria in concentrato di pomodoro importato in Germania dall’Italia. La crescente incidenza di questa questo fungo micotossigenico nel pomodoro potrebbe essere dovuta alla riduzione di sostanze chimiche in agricoltura per motivi di sostenibilità ambientale, in favore della lotta biologica. Inoltre, gli attacchi fungini sembrano essere legati all’assenza di piogge ed alla presenza in alcune zone di persistente rugiada mattutina che bagna i terreni.